Sand Paintings
5 Aprile – 18 Maggio 1991
M. Young, Untitled, 1990-91
L’opera di Michael Young nasce dalle Avanguardie storiche del nostro secolo, quell’inno al modernismo concepito per progredire la cultura. Young utilizza il vocabolario razionale e costruttivo di Kazimir Malevich, le ‘hard edge’ di Kenneth Noland e le pure forme geometriche di Joseph Albers. Michael Young manipola i ‘coniunctio oppositorum’, l’unione degli opposti, la tensione creata dall’ordine e dal disordine, la coerenza e la dissolvenza, l’artificio e la natura, il caldo e il freddo. La composizione razionale è spesso al confine della simmetria; i materiali usati, colori artificiali come segnali stradali e la sabbia, creano e distruggono, al tempo stesso, il mito della modernità. In mostra sono esposte alcune tele dell’artista realizzate tra il 1990 e il 1992 utilizzando diversi materiali come sabbia, terra, resine e colori acrilici su tela e alcuni disegni con la stessa tecnica mista
Catalogo, Roma 1991 (testo di V. Coen). Conferenza dell’artista presso l’American Academy in Rome.