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Yayoi Kusama
1 Giugno – 30 Settembre 1993

Picasso

Y. Kusama, Silver on the earth, 1991

Prima personale a Roma dell’artista giapponese Yayoi Kusama prima dell'apertura del Padiglione Giapponese alla XLV Biennale di Venezia dove l'artista rappresenta il Giappone. In mostra le opere Shoe in silver, 1976, Silver on the Earth, 1991, Ennui I, 1976, Ennui II, 1976, Heaven, 1993, e i collages Flower and self potrait, 1977, Self-potrait 1972, The spirit of a shoe, 1975.
Nelle opere allestite alla galleria Moncada concorrono alcuni dei motivi chiave dell’artista giapponese in quegli anni: i piccoli elementi sferici disposti in varie forme sulla parete e le ormai celebri scarpe argentate dove, invece di piedi, si infilano una o più forme falliche in un classico riscontro psicoanalitico della simbologia fallica dei piedi. Il tema della scarpa ha in quegli anni una larga diffusione a partire dalle scarpe dorate di Warhol che risalgono al 1956, quella dipinta nel ’61 da Jim Dine nella scritta “shoe” fino a quelle di Manzoni incollate sullo “zoccolo magico” nello stesso anno. La Kusama interpreta il motivo nel modo più personale e inquietante, con uno scoperto coinvolgimento di fantasia feticistica che caratterizza ogni sua opera plastica. Le “invasioni” prodotte da questi elementi tra loro simbolicamente connessi non rispondono solo ad un’esigenza formale dell’artista di “dilatare” il prodotto artistico nell’ambiente-spazio ma diventano espressione di una ossessività di istinti da cui l’artista stessa è “invasa”. Yayoi Kusama si era trasferita a New York nel 1957. Integratasi negli ambienti della metropoli americana, diventa uno dei protagonisti della straordinaria avventura artistica di quegli anni. Negli anni ’60 si dedica all’elaborazione di nuove opere d’arte, per esempio Accumulatium o Sex Obsession. In particolare tra il '62 e il '64 progetta ed esegue I suoi “environments” di oggetti soffici e realizza numerose performance provocatorie dipingendo con dei pois i corpi dei partecipanti o facendoli “entrare” nelle sue opere. Nel 1993, quando viene “presentata” al pubblico romano con la mostra alla Galleria Valentina Moncada la Kusama aveva già una notevole fama a livello internazionale e aveva già alle spalle numerose mostre negli Stati Uniti e in Europa.