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VISIONE BRITANNICA II
Notions of Space
14 Maggio-10 Luglio 1994

A cura di G. S. Wright
Picasso

R. Whiteread, Untitled (Ceiling), 1993

Alan Charlton, Alex Hartley, Mona Hatoum, Brad Lochore, Rachel Whiteread, Stephen Willats, Craig

La seconda edizione di “Visione Britannica” ha avuto luogo in occasione della rassegna “UK Today”. I sette artisti inglesi per la prima volta insieme in questa mostra possono rischiare di non suggerire immediatamente una logica tematica in relazione gli uni con gli altri. Tuttavia ogni opera è l’espressione del rapporto dell’artista con lo spazio da un particolare punto di vista che va dal puramente formale, esistenziale e sociologico al rigorosamente concettuale.
Alan Charlton presenta un dipinto minimalista (3 Part Painting, 1990) costituito da tre pannelli che dividono lo spazio bianco ed espanso delle pareti della galleria mentre le sbarre della scultura di Mona Hatoum (Incommunicado, 1993) pongono il corpo entro lo spazio e parlano di dolore e di isolamento perché si riferiscono alle sbarre di una prigione. Linee ombreggiate grigie si confondono nelle opere di Brad Lochore (Shadow No.32, 1994) che prima alludevano alle ombre di dettagli architettonici mentre in questo nuovo lavoro sono forme modellate dalle stesse trame del retro delle tele. Alex Hartley (Untitled, 1994) considera la fotografia come punto di partenza ma la volge vigorosamente in scultura, articolando le linee di un spazio modernista con perspex e vetro e investigando la prospettiva, il vedere e il non vedere. La scultura di gesso di una cellula di Rachel Whiteread (Untitled- Ceiling, 1993)forza anch’essa una ridefinizione di percezione dove lo spazio positivo diventa negativo e le cavità sono lette come protuberanze. Questo è il senso del lavoro anche di Craig Wood (Global, 1993)d ove i buchi sono nel muro per dare forma allo spazio negativo in un parallelo molto appropriato con il lavoro della Whiteread. I disegni di Wood documentano contenitori di liquido in forma di matrice segnalando la loro presenza quotidiana nelle nostre vite. I quattro disegni di Stephen Willats (West Waste London Lands, 1981; Conceptual Tower Series No. 10, 1987; Conceptual Tower Series No. 23, 1989; Conceptual Tower Series No. 31, 1991) in questa mostra oggettualizza contenitori di tutti i giorni e li dispone come motivi architettonici contro il muro di costruzioni moderne mentre esplorano a random possibili intenti inerenti le nostre esistenze quotidiane.

Con il Patrocinio del British Council, Roma
Catalogo, Roma 1994 a cura di G. S. Wright