Ian Davenport, Dominc Denis, Shirazeh Houshiary, Alex Landrum, Simon Linke

Nella collettiva Colour Fields vengono presentate sette opere di cinque giovani artisti inglesi che avevano esposto in precedenza alla Galleria Valentina Moncada. L’opera di Ian Davenport è stata creata appositamente per la galleria: un grande arco nero su sfondo arancione. Davenport lavora a terra versando la vernice direttamente dal barattolo sulla tavola liscia che alzata verticalmente lascia scivolare il colore verso il basso fino a coprire la superficie parzialmente con un primo arco. Ripetendo questo processo, appare una linea sottile di colore diverso fra i veli che si coprono, si cancellano, si sovrappongono. Il lavoro serigrafico di Dominic Denis è definito da campiture stampate di diversi colori dai toni forti che rimandano la mente a un disegno infantile. Nelle opere di Shirazeh Houshary i segni appartengono alla scrittura persiana, ripetuta aritmicamente come una danza rituale. Alex Landrum svuota e al contempo reinveste di senso il monocromo minimalista attraverso la presenza appena in rilievo del nome del colore dato dal produttore britannico al colore usato. Il quadro di Simon Linke diventa la pagina pubblicitaria della rivista Artforum che annuncia una mostra fittizia di Juan Hamilton. Linke indaga il significato del dipingere attraverso il paradosso dell’autenticità dell’epoca Postmoderna in cui il simulacro sostituisce il reale.