4 Marzo – 17 Aprile 1998
A cura di Cristiana Perrella
L. Lambri, Untitled (Delayed Space), 1997
Massimo Bartolini, Carlo Benvenuto, Francesco Bernardi, Luisa Lambri, Mario Milizia, Luca Pancrazzi, Alessandra Tesi
La mostra Habitat presenta sette fra gli artisti italiani della generazione più recente.
La metropoli sempre più estesa, cablata, anonima, la metropoli dell’attraversamento, dei servizi, del sempre – uguale, dell’atopia è ormai l’habitat naturale della gran parte degli individui che vivono nel mondo occidentale. Lo spazio urbano contemporaneo è però perturbato, contraddittorio, sospeso tra desiderio di appartenenza “globale” e necessità di privacy assolutamente “locale”.
Come rappresentare lo spazio che ci appartiene e a cui apparteniamo, il nostro habitat, diventa allora una delle domande intorno alle quali riflettere l’arte dei nostri tempi. Attraverso messi estremamente differenti (fotografia, pittura, video, installazione, interventi sonori) gli artisti di Habitat affrontano questo interrogativo; un interrogativo senza risposte semplici, che ammette anzi soluzioni divergenti e apparentemente contraddittorie tra il considerare il luogo come completamente uniformato e in un certo senso poco importante (Bernardi, Lambri, Milizia, Pancrazzi) e la ricerca emotivamente coinvolta di spazi intimi ed estremamente caratterizzati (Bartolini, Benvenuto, Tesi).