28 Maggio – 15 Luglio 2001
J. Turrell, Tollyn red, 1967
Prima personale italiana di James Turrell, uno dei più significativi artisti statunitensi conosciuto per le sue “sculture di luce”, che si presentano come ambientazioni particolarmente suggestive. Gli spazi realizzati dall’artista sono costruiti attraverso l’amalgama sensuale di luce e colore in cui vuoto e pieno si confondono e lo spettatore perde gradualmente i propri punti di riferimento. La luce produce lo scambio tra aria e materia, sogno e realtà, ombra e corpo. Per l’occasione Turrell ha costruito due ambientazioni in cui la luce è protagonista assoluta. In Tollin Red una proiezione realizza una scultura luminosa nell’angolo di una sala buia, producendo l’effetto ottico caratteristico delle opere dell’artista. Un secondo ambiente ospita Mongo, The Planet in cui la luce riflessa dentro una stanza attraverso uno schermo televisivo produce sul muro l’illusione di un quadro, di un monocromo luminoso. La mostra è inoltre l’occasione per ammirare per la prima volta in Italia le immagini del grande progetto in fase di realizzazione sul Roden Crater, il cratere di un vulcano spento in Arizone dove l’artista ha realizzando la più grande ambientazione di luce del mondo.