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Abelardo Morell
When in Rome
11 Aprile – 28 Maggio 2008

A cura di Gianluca Marziani
Picasso

A. Morell, Shiny Books, 2001

Si tratta della prima mostra personale a Roma dell’artista cubano Abelardo Morell. Il corpus fotografico selezionato si compone di scatti a colori e in bianco e nero che fanno parte di due distinti lavori: il primo, (Camera obscura), Morell ripercorre le antiche origine della fotografia, dando forma, all’interno delle sue creazioni, a quel magico processo di riproduzione dell’immagine che Gianbattista Della Porta descrisse nel sedicesimo secolo come camera oscura; nell’altro, Book of books, l’artista crea immagini di grande impatto fotografico servendosi dei libri, della loro forma, del loro volume e del loro immaginifico contenuto. Alla primordiale tecnica di riproduzione della camera oscura si rifà lo stile di Abelardo Morell e diventa anche il soggetto dei suoi scatti. Quella di Morell è un’arte meta-fotografica. Le stanze da letto vengono colte nelle loro veci di scatole buie, sulla cui parete viene proiettata l’immagine ribaltata della realtà esterna che si materializza in magnifiche istantanee di grandi città come Roma, Parigi, Venezia e Firenze. La camera diventa spazio ambivalente: realtà effettiva, anche se priva di connotazioni e mero lenzuolo bianco, strumento per la riproduzione. Nel secondo lavoro esposto, (Book of books), l’artista si serve della presenza fisica ed immaginifica dei libri. Da materiali così datati e carichi di storia Morell riesce a ricavare degli scatti iconograficamente innovativi. Davanti al suo obbiettivo il libro perde la sua universale e assoluta valenza di strumento del sapere per tramutarsi in altro. Morell crea, con la stessa attenzione di un artigiano, dei collage fotografici, dove ciò che assume rilievo sono le infinite peculiarità di un volume o di più volumi messi a confronto.

La mostra ha il patrocinio dell’America Academy in Rome.