E’ la prima personale dell’artista italiana Donatella Landi. Il suo lavoro è una riflessione sull’esistenza stessa dell’arte e sui diversi apparati linguistici che ne costituiscono il fondamento. Con spirito di catalogazione scientifica, l’artista indaga sull’opera in un discorso legato al concetto ed all’oggetto. Freihafen da il titolo alla mostra, una grande istallazione composta di quarantotto vassoi di legno sui quali sono posti dei boccaporti cromati. Nello spazio galleggia il suono del porto di Amburgo con i suoi infiniti spostamenti. La mostra raccoglie una serie di scatole, Parzelle, che mostrano ciascuna, attraverso foto in bianco e nero come fosse un oblò, una vista del medesimo porto, come contenitori di un luogo della memoria, porzioni di spazio.

Catalogo, Roma 1993 (testo di L. Pratesi)

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